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Enrico

Macchinari "Ante 1996"

La normativa attuale stabilisce la possibilità di immettere nel mercato europeo macchinari e attrezzature da lavoro usati a patto che vi siano condizioni di sicurezza per i dipendenti, per questo si rende necessaria una minuziosa valutazione dei rischi.

Il problema subentra però con le macchine più vecchie, costruite prima del 1996, prive del marchio CE e che per legge necessitano di adeguamento.


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Macchinario usato: tutto quello che c'è da sapere

In prima analisi è bene capire la provenienza e l'anno di immissione nel mercato del macchinario:

- Se il macchinario è stato immesso sul mercato dopo l’entrata in vigore della Direttiva Macchine, allora sarà già dotato della conformità e avrà marchio CE;

· Per macchinario prodotto prima dell’entrata in vigore della Direttiva macchine del 96, bisogna accertare i livelli di sicurezza previsti dalla legislazione;

- Per macchinari di provenienza extra UE, allora è da considerare come una prima immissione sul mercato e vi quindi è l’obbligo di marcatura CE.

In sintesi, le macchine immesse sul mercato o messe in servizio a partire dal novembre 1996 devono avere i requisiti essenziali di sicurezza (RES), quindi la marcatura CE, l’attestazione di conformità, il libretto di uso e di manutenzione e il fascicolo tecnico.

Invece, per i macchinari utilizzati prima del 1996 è necessario procedere ad un intervento di adeguamento.

Per realizzare l’intervento di adeguamento ci sono due possibilità:

1) Apporre direttamente sul macchinario il nome e il marchio e procedere con la marcatura CE.

2) Rivolgersi ad un esperto che, dopo aver effettuato le verifiche, rilascerà una dichiarazione di conformità al termine dell’intervento, o, in alternativa, una perizia asseverata.

Successivamente, è necessario valutare se occorre procedere all’aggiornamento degli schemi elettrici, all’apposizione della targa di identificazione, alla redazione del manuale di uso e manutenzione aggiornato, ecc.


Normativa sulla Sicurezza delle Macchine

Nel corso degli anni sono stati fatti notevoli passi avanti volti alla riduzione del rischio di infortuni nei luoghi di lavoro.

Con l'entrata in vigore della Direttiva Macchine sono state individuate regole e adempimenti per permettere alle macchine di circolare in tutto il territorio europeo.

Il Testo Unico sulla Sicurezza ha inoltre dedicato l'allegato V ai requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro.

Ma ricordiamo anche l'art. 2087 del Codice Civile che impone di adottare misure che secondo: “la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori d’opera”.


Applicazione della Direttiva

Una macchina come sistema equipaggiato deve possedere almeno un organo in movimento azionato da una fonte di energia (esterna come l’elettricità o la batteria oppure interna come il peso, la molla, ecc. ecc.) per permettere operazioni ben precise.

La Direttiva 2006/42/CE riguarda principalmente:

1. le macchine;

2. le attrezzature intercambiabili;

3. i componenti di sicurezza;

4. gli accessori di sollevamento;

5. le catene, funi e cinghie;

6. i dispositivi amovibili di trasmissione meccanica;

7. le quasi-macchine.


Classificazione delle Macchine

È possibile operare la seguente classificazione:

1) Macchine vecchie: ossia quelle costruite prima del 1996;

2) Macchine non più nuove: costruite tra il 1996 e il 2010;

3) Macchine nuove: quelle costruite dopo il 2010 secondo la direttiva 2006/42/CE.

Le macchine si distinguono a seconda che siano o meno munite della marcatura CE (Marchio di Conformità Europea divenuto obbligatorio dal 96), ossia un’autocertificazione che garantisca al consumatore la conformità del macchinario alle disposizioni della Comunità Europea in materia di salute e sicurezza.

La macchina deve rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza e salute (RES), cioè deve essere:

· costruita secondo parametri ben precisi;

· marcata e riconoscibile;

· munita di manuale di istruzioni per l’uso e la manutenzione;

· dotata della dichiarazione di conformità da parte del fabbricante.

Se questi requisiti vengono rispettati la macchina è ritenuta conforme al mercato dell'Unione e quindi può essere apposta la targa CE.

Per ridurre il numero di infortuni è bene applicare il principio di integrazione della sicurezza, tale principio prevede che:

- I rischi vengano eliminati in fase di progetto;

- Si adottino dispositivi di sicurezza;

- Si riportino nelle istruzioni i rischi non eliminabili;

- Si chiariscano le regole di utilizzo del macchinario.


Obblighi del Datore di Lavoro per la Sicurezza delle Macchine

Partiamo dal fatto che il fabbricante ha l'obbligo di analizzare i rischi per stabilire i RES, così come il progettista deve riportare nella documentazione tecnica eventuali condizioni di impiego anomale del macchinario.

Ma esistono anche obblighi per il Datore di lavoro, ai sensi del Testo Unico sulla Sicurezza (D.lgs n 81/08):

- Adottare misure necessarie affinché tutte le attrezzature da lavoro siano adeguate al lavoro e possano essere utilizzate senza rischi né per la sicurezza né per la salute;

- Utilizzare unicamente attrezzature di lavoro conformi alle disposizioni delle direttive vigenti oppure ai requisiti minimi fissati nell’allegato alla direttiva 89 655 /CEE

- Adottare i provvedimenti utili a garantire la conformità delle attrezzature di lavoro;

- Informare e formare i lavoratori per quanto riguarda l'uso di macchinari e attrezzature

- Verificare nel tempo l'efficienza delle attrezzature di lavoro, rispetto all’epoca della loro produzione, ai requisiti previsti dalla legge in tema di sicurezza considerando anche l’evoluzione normativa e tecnologica.


Macchine Usate prive di Conformità: si possono Vendere?

Chiunque decida di vendere un macchinario ad altri ha l'obbligo di attestare la sua conformità. Se il macchinario non è a norma si possono valutare le seguenti soluzioni:

- Permuta: specificando che la macchina non è in regola con la legge e per tale motivo deve essere adeguata alle disposizioni previste;

- Cessione per conto vendita: in questo caso l'obbligo di attestare la conformità ricade sul venditore;

- Rottamazione: verificando che l'acquirente sia autorizzato allo smaltimento rifiuti;

- Adeguamento: con annessa targhetta di identificazione.

Riassumendo: una macchina sprovvista del marchio CE può essere venduta solo se a norma, in via eccezionale la stessa può essere ceduta a una ditta specializzata nelle operazioni di adeguamento delle macchine.






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