top of page
Cerca
Enrico

Gravidanza e sicurezza sul lavoro

La gravidanza è un momento speciale per ogni donna che deve essere tutelata anche sotto il profilo lavorativo. Possono esistere infatti, sulla base del lavoro svolto, rischi più o meno gravi in cui la lavoratrice e il bambino possono incorrere.

Non appena il datore di lavoro venga a conoscenza della gravidanza della propria dipendente sarà suo dovere mettere in atto misure di prevenzione e protezione.

La tutela delle lavoratrici parte dal periodo di gravidanza e si estende fino ai sette mesi del bambino.


Il D.lgs. 151/2001 definito come “Testo unico a tutela della maternità e paternità” regola riposi, permessi, congedi delle lavoratrici ma presta anche attenzione alla salute e alla sicurezza delle donne durante la gravidanza e dopo il parto.

Questo testo prevede che la lavoratrice si assenti dal lavoro due mesi prima del parto e nei tre mesi successivi all'evento.

Ci sono poi specifiche rispetto:

- La valutazione dei rischi;

- Lavori vietati;

- Il lavoro notturno;

- L'astensione anticipata del congedo di maternità per situazioni che mettono a rischio la gravidanza o per condizioni lavorative che espongono la donna a particolari pericoli (da valutare con il medico competente o il proprio medico curante).


Quali sono i lavori che vengono considerati rischiosi durante la gravidanza?

  • Lavori per cui la donna deve rimanere in piedi o in posizione scomoda per più di metà dell'orario di lavoro (commesse, cameriere ecc.);

  • Lavori che espongono al rischio caduta;

  • Impieghi che prevedono il carico/scarico e il sollevamento di pesi;

  • Lavori che si avvalgono di macchine mosse a pedali con movimento frequente e sforzo continuo;

  • Occupazioni per le quali vengano utilizzati macchinari che producono forti vibrazioni;

  • Professioni che presentano rischi particolari come rumore, agenti chimici ecc;

  • Mestieri che sottopongono la lavoratrice a temperature o troppo basse o troppo alte;

  • Attività a bordo di mezzi a motore (aerei, pullman ecc)...


Il lavoro notturno merita una menzione a parte per le particolarità previste in questo caso.

Le attività svolte tra le ore 24 - 6 sono vietate durante la gravidanza e fino al compimento del 1° anno di età del bambino.

Non possono essere obbligati a lavoro notturno anche:

- Madre o padre convivente il cui figlio abbia meno di tre anni;

- Genitore, se unico affidatario, per figlio con meno di 12 anni;

- Genitore con a carico un figlio portatore di disabilità.



9 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page