Il paese con il maggior numero di sanzioni è la Spagna, che ha raggiunto quota 273 provvedimenti. Il secondo posto l'Italia invece lo ha guadagnato applicando 75 sanzioni per violazioni del Gdpr raggiungendo un totale di 84,5 milioni di euro.
I colossi tecnologici sono quelli più colpiti: Amazon ha ricevuto una multa pari a 746 milioni dal Lussemburgo, mentre a Google è toccata una sanzione di 50 milioni da parte del garante della privacy francese.
Questi dati sono il risultato di una ricerca effettuata dalla società Eset che si occupa della sicurezza informatica. Dal 2018, anno in cui è stato pubblicato il regolamento europeo della tutela dei dati personali, sono stati analizzati i trend connessi alle multe totalizzate nei paesi europei. La Spagna ha raggiunto quota 273 sanzioni che hanno fruttato 32,4 milioni, paradossalmente in Italia le sanzioni sono state più salate, si stima una media di 1,1 milioni di euro a multa. Non più economiche le contravvenzioni degli altri stati europei..
In Germania 28 multe per un totale di 49,1 milioni di euro (1,7 milioni a multa), nel Regno Unito sole 5 multe hanno raggiunto un totale di 44,2 milioni (8,8 milioni a multa).
Per numero di multe seguono Spagna e Italia altri 8 paesi europei: Romania (60), Ungheria (43), Norvegia (31), Germania (28), Svezia (26), Belgio (25), Polonia (24) e Bulgaria (20).
Nella totalità si stimano circa 193 milioni di euro per multe dal 2018 a oggi.
Ma quali ragioni sottendono queste sanzioni? In primis l'impossibilità da parte delle società di dimostrare che i dati da loro raccolti siano necessari, un'altra motivazione ha a che fare con le insufficienti misure tecniche e organizzative per garantire la sicurezza dei dati, infine un altro motivo riguarda la non conformità dei principi generali del processo di gestione dei dati da parte delle aziende.
É anche vero che alcuni paesi si distinguono invece positivamente rispetto agli altri: stiamo parlando di Estonia e Lettonia con 5 multe, Portogallo con 4 multe e l'Olanda che ha applicato una sola sanzione dal 2018.
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